mercoledì, Aprile 24, 2024

Soluzioni digitali per creare spazi flessibili negli edifici ospedalieri

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La pandemia ha messo in evidenza la necessità di aumentare la flessibilità degli edifici ospedalieri, progettandoli e configurandoli in modo da poter usare lo spazio non solo per poter curare più pazienti nei momenti di crisi, ma anche per adattarsi ai cambiamenti dei modelli di cura e ad altri trend, quali per esempio, a livello demografico, l’invecchiamento della popolazione.

Avere ospedali flessibili, che permettano alle organizzazioni sanitarie di modificare il modo in cui usano gli spazi in base all’evoluzione delle esigenze, è fondamentale per la resilienza negli edifici sanitari del futuro.

Gli edifici flessibili sono intelligenti

Crediamo che edifici più flessibili siano anche edifici più smart, nei quali si sfruttano appieno le possibilità dell’innovazione digitale per i sistemi di gestione facility e nella pianificazione/progettazione degli spazi. La pandemia ha fatto emergere in modo drammatico quanto questo sia necessario: nel lungo termine è essenziale che il settore sanitario ottenga flessibilità e adattabilità, per essere in grado di prepararsi a vari tipi di potenziali crisi e di sfide, e di rispondere con successo.

Le sfide in gioco sono le più diverse. Ci sono le nuove preferenze in ambito sanitario delle persone e dei fornitori di servizi sanitari; ci sono i nuovi modelli di cura che nascono, per esempio, con la diffusione di servizi di telemedicina e di sanità da remoto all’interno e all’esterno delle strutture; c’è la necessità di poter aumentare velocemente la capacità per trattare quantità elevate di pazienti da terapia intensiva e/o infetti, che ci sia una pandemia o che sia avvenuto un evento disastroso – senza interrompere la continuità di servizio e senza compromettere la sicurezza.

Non è un caso che il network Building Design & Construction abbia evidenziato come, in risposta alla pandemia, un numero crescente di istituzioni sanitarie starebbe iniziando a destinare spazi per creare unità adattabili per accogliere pazienti di diversa gravità, così da limitare la necessità di spostare i pazienti da un luogo all’altro della struttura ospedaliera e portare la cura specialistica necessaria dove si trova il paziente.

Immaginare nuove funzionalità

Nel percorso per sviluppare più flessibilità negli edifici ospedalieri può essere utile ripensare in parte le funzionalità e il modo di progettare gli ospedali, prendendo in considerazione, specialmente, le strategie per poter usare gli spazi in modo efficiente e in modi diversi al cambiare delle esigenze cliniche e le tecniche per pianificare con attenzione i sistemi e le strutture di monitoraggio necessarie a supportare questa maggiore flessibilità. Per esempio, bisogna saper dimensionare correttamente la capacità del sistema elettrico in una stanza di ospedale adattabile a diversi livelli di cura, così da poter gestire le richieste di energia di ulteriori apparecchiature mediche che si rendano necessarie se un paziente ha bisogno di cure intensive.
Altri esempi di flessibilità riguardano la capacità di mettere una struttura “in modalità pandemia” e modificare spazi e stanze passando da pressione positiva a pressione negativa, o aumentare i flussi d’aria per proteggere il personale e i pazienti durante un focolaio di malattia infettiva. Molto importante è anche riconsiderare gli ambulatori per capire come si possano adattare ad ospitare sia consulti di persona sia consulti in telemedicina. Come fare per dare alla stanza i livelli giusti di acustica, illuminazione e comfort?
Naturalmente, questi progetti devono essere portati avanti nel rispetto delle severe normative che regolano gli edifici ospedalieri – e devono essere coordinati e gestiti con i team che si occupano di controllo delle infezioni. Inoltre, bisogna assicurarsi che i sistemi necessari a supportare i diversi usi degli spazi si integrino senza problemi con altri componenti della piattaforma di gestione dell’edificio; e bisogna prevedere già in fase di progetto funzionalità per gestire e controllare questi sistemi anche da remoto, secondo un trend che si sta diffondendo sempre di più anche nel settore sanitario, per quanto riguarda il monitoraggio delle facility e per la manutenzione.
Infine, un aspetto critico per la flessibilità degli ospedali è dare la necessaria attenzione all’equilibrio ottimale con i costi. La possibilità di modificare tutte le stanze in stanze a pressione negativa durante una pandemia è un’opzione percorribile, che però aggiunge costi considerevoli al budget complessivo di un progetto, per installare le apparecchiature ma anche per la loro manutenzione. Trovare la strada giusta è la chiave per una pianificazione e progettazione realmente orientata alla resilienza. Gli ospedali che riusciranno ad aggiungere flessibilità ai loro spazi gestendo allo stesso tempo in modo efficace i costi saranno quelli più preparati al futuro.
In risposta a queste esigenze, Schneider Electric propone EcoStruxure for Healthcare: una piattaforma che può aiutare le strutture ospedaliere a gestire al meglio le complessità della progettazione e pianificazione flessibile degli spazi.

Case-history: RSA Ca’ dei Fiori di Quarto d’Altino (VE)

La RSA è un centro che dispone di 50 posti letto convenzionati con la USLL3 Serenissima, distribuiti in 30 camere da letto doppie o singole dotate di ogni comfort tecnologico per l’igiene, per lo svago, per i supporti necessari alle terapie e ai servizi. Numerose sale dedicate ad attività di cura e sociali quali palestra, area benessere, sala feste, biblioteca, sala tv; sono poi presenti le strutture di servizio generale, come ad esempio la cucina.

La struttura della RSA nasce nel contesto storico di un’antica villa, legata alla Repubblica di Veneziana. L’adozione delle tecnologie per la gestione dell’edificio proposte da Schneider Electric è avvenuta all’interno di un progetto di riqualificazione e recupero di un edificio protetto, che prevedeva anche un ampliamento con una nuova costruzione molto più moderna.

La piattaforma EcoStruxure Building di Schneider Electric ha consentito di rispondere a molteplici esigenze.

• Mitigazione dei consumi di energia: integrando l’energia prodotta da pannelli fotovoltaici con soluzioni di distribuzione elettrica ad alta efficienza e adottando un software di gestione che permette di ottimizzare costantemente l’operatività apparecchiature e dei sistemi, è stato possibile ridurre la domanda energetica.
Controllo dei parametri ambientali: grazie al software EcoStruxure Building Operation il personale della struttura può tenere sotto controllo facilmente i parametri ambientali dell’edificio – dal controllo della temperatura nei diversi ambienti fino alla regolazione della luminosità – e gestire le informazioni relative alla sicurezza.
Efficienza operativa: il software presenta sempre le informazioni necessarie quando, dove e come viene richiesto dall’utente; la visualizzazione dei consumi, la programmazione oraria con calendari di semplice utilizzo, la possibilità di generare report con un singolo click rendono molto più efficiente il lavoro degli operatori, e aiutano a garantire un ambiente sempre salubre e confortevole per gli occupanti. Anche i pannelli di controllo della temperatura installati negli ambienti sono parte integrante della soluzione EcoStruxure.
Sicurezza per le persone: sono stati installati sensori di rilevamento fumo e lampade di illuminazione di emergenza, parte integrante della soluzione EcoStruxure Building.

di Francesco Rossi, Real estate segment manager di Schneider Electric

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