venerdì, Aprile 19, 2024

Nuova vita per l’Ottagono Ca’ Roman nella Laguna di Venezia

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L’Ottagono Ca’ Roman è un’isola artificiale della laguna veneta situata presso Pellestrina con una superficie di circa 2.000 mq con lati di circa venti metri. Realizzata nel 1500 dalla Repubblica Veneta a difesa della città fu utilizzata anche nella Seconda Guerra Mondiale e attualmente sono ancora presenti i resti di una torretta usata come postazione di guardia e un bunker semicircolare a ridosso delle mura alte circa quattro metri e mezzo. Dopo anni di completo abbandono, l’Ottagono è stato inserito dall’Agenzia del Demanio all’interno del progetto Valore Paese Fari e preso in gestione per 50 anni da un imprenditore marchigiano che realizzerà un residence.

Il progetto, soggetto a bando pubblico, è stato affidato dall’aggiudicatario allo Studio di Architettura e Restauro Tommasi di Padova, fondato alla fine degli Settanta da Gianni Tommasi, ora affiancato dal figlio architetto Tommaso, uno studio strettamente legato al territorio veneto specializzato nel recupero e nel restauro di edifici vincolati con spiccata attenzione al contesto e al dettaglio, cura dei particolari e ricerca materica in una proficua fusione tra creatività e artigianalità.

La riqualificazione dell’Ottagono coniuga l’assoluto pregio di una location unica nel suo genere con l’intenzione di attrarre pubblico e turisti a tutto vantaggio dell’intero territorio veneziano con il quale sarà connesso tramite la compartecipazione con tutte le attività di servizio quali trasporti (sarà possibile raggiungere l’Ottagono da Chioggia e da Venezia), catering, agenzie di promozione turistica.

Il recupero prevede il consolidamento delle mura originarie senza alterare il loro aspetto estetico e al tempo stesso valorizzando con appropriati interventi le mancanze strutturali, il restauro del bunker nel quale verranno costruite tre suite, la ricostruzione della torretta di avvistamento e del piccolo annesso ad uso foresteria che negli anni ha subito diversi interventi e riadattamenti. Dopo la sistemazione delle parti originarie sarà realizzata una struttura amovibile al fine di ricavarne altri sette alloggi adatti a ospitare un massimo di 15 persone, seguendo un alto standard qualitativo e di comfort in materiali ecocompatibili, e un’altra struttura sempre amovibile in legno e vetro che ospiterà il bistrot e il ristorante.

Le suite saranno raffreddate e riscaldate da un sistema di condizionamento che rispetta i canoni ecosostenibili, con alimentazione che sfrutta l’acqua della laguna stessa. Attualmente sul terreno non è presente una flora autoctona da preservare, ma solo cespugli infestanti e rovi. Dopo i lavori sul terreno verrà creato un nuovo manto erboso su cui verranno piantumati alberi facenti parte della flora marittima. Per creare zone di passeggio saranno realizzati dei sentieri con palladiana in pietra locale.

di Danilo Premoli – Office Observer
 

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