giovedì, Aprile 25, 2024

Doxa: ecco come si vive il lusso al giorno d’oggi

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Cosa è il lusso e come lo si vive nel mondo contemporaneo? Quali sono le caratteristiche irrinunciabili per un’abitazione perché sia considerata di pregio? Cosa chiedono gli acquirenti di abitazioni di prestigio? Doxa e Santandrea hanno realizzato un’indagine qualitativa che si propone di identificare i bisogni e le esigenze della domanda degli immobili di pregio, grazie alla raccolta di dati e informazioni attinte direttamente dai protagonisti del mercato stesso, ovvero i clienti e gli stakeholder (operatori professionali).

Gli immobili di lusso costituiscono un mercato a sé, dove tutti gli elementi che ruotano intorno alla casa sono al top di gamma, estremizzati, o presentano peculiarità. Per lusso non si intende semplicemente costoso, ma si declina come esclusività accessibile a pochi. Va al di là del semplice criterio di bellezza e qualità, non è neppure una semplice affermazione di status. Lusso è il piacere pieno dell’abitare come leisure, entertainment, wellness. Nelle case di pregio la componente emozionale va ad arricchire e completare il benessere psico-fisico di chi abita questi spazi.

Le interviste hanno delineato un segmento del lusso che presenta importanti peculiarità all’interno del mercato e che sembra offrire opportunità interessanti rispetto al comparto immobiliare pesantemente segnato dalla crisi. Emerge tra gli operatori l’impressione di una crescente polarizzazione dl mercato tra abitazione “normali” e abitazioni “di pregio” dove però queste ultime possono diventare trainanti per l’intero settore. La casa di lusso è ancora considerata un investimento e il lusso di nuova costruzione sta spingendo la riqualificazione anche dell’usato. Inoltre l’edilizia di pregio stimola il policentrismo urbano e rappresenta un volano per il recupero di interi quartieri.

Il ruolo della casa oggi e domani

L’abitazione continua a mantenere una valenza emotiva nella vita degli italiani. La casa rappresenta un traguardo della vita, il nido riservato al proprio essere e alla propria famiglia, in cui dimenticare lo stress quotidiano e dove poter esprimere la propria personalità.

Nel caso della casa di lusso, siamo anche di fronte a uno status symbol. Potremmo quindi dire che la casa è sempre più:

  • rifugio personale,
  • status symbol ma anche luogo dove esprimere il sé,
  • luogo di condivisione,
  • polifunzionale,
  • l’outdoor diventa estensione naturale dell’indoor e viceversa,
  • tecnologica ed ecosostenibile.
  • La casa del futuro dovrà combinare elementi funzionali e aspetti emozionali, per coinvolgere l’utente in una esperienza abitativa che deve tenere conto di entrambe le componenti. A maggior ragione nel lusso, dove non si acquista solo una casa ma si compra “il piacere dell’abitare” nella sua massima espressione di comfort, eleganza e leisure.

    Milano, rispetto Roma, è la prima che ha intercettato la domanda di immobili nuovi di pregio dando vita a progetti come City Life e Porta Nuova. le nuove aree di sviluppo edilizio hanno permesso di cogliere le esigenze di un target top che guarda contesto, tecnologie, classe energetica…Roma di contro rimane più indietro nei nuovi sviluppi urbanistici, il lusso è ancora cercato nelle classiche zone del centro storico, in stabili meno interessati dall’innovazione e dalla tecnologia.

    Le trasformazioni nell’abitare contemporaneo

    Nell’ultimo decennio si è consolidata la tendenza a creare un unico ambiente soggiorno e cucina, una rivoluzione degli spazi conseguente alla riduzione delle metrature degli appartamenti. Stessa tendenza anche nelle case di lusso, dove la cucina non è più un ambiente da nascondere, ma un luogo aperto e accessibile, uno spazio di aggregazione sociale. Per questo la cucina è diventata la parte più costosa della casa: superattrezzata, di design, tecnologica.

    Rimane però il bagno la stanza che è mutata maggiormente in questi anni: si è trasformato in una stanza del relax, uno spazio personale dove concedersi del tempo prezioso. Soprattutto nelle case di lusso, il bagno è ormai un ambiente ricco di dotazioni improntate al massimo comfort e impreziosito da materiali di alta qualità estetica e tecnologica. E’ inoltre aumentato il numero di bagni per abitazione, anche le case più piccole tendono ormai ad averne due.

    Da segnalare poi come sia entrata sempre più tecnologia, ma meno visibile, nelle case. La tecnologia di oggi è impalpabile e easy e le app consentono ormai di controllare ogni dotazione anche da remoto.

    Le evoluzioni future

    Doxa ha tracciato, insieme a Santandrea, le caratteristiche che avrà la casa del futuro, soprattutto nel segmento lusso:

    La sicurezza

    La sicurezza è il fattore che acquisterà sempre più importanza nella scelta della casa. Assume particolare rilievo per le case di lusso, anche a causa della crescente polarizzazione del mercato in cui i quartieri residenziali di pregio tendono a configurarsi come enclave protette. Si guarderà quindi sempre più alla zona, al quartiere vivibile e tranquillo, ai collegamenti comodi, ai dispositivi di sorveglianza e di alert connessi alla casa.

    L’efficienza energetica

    Il risparmio energetico sarà sempre più una necessità e non un lusso, un investimento. L’acquirente sarà sempre più interessato alla classa energetica dell’immobile, non solo per la sua sensibilità ecologica o per risparmiare grazie a materiali di costruzione e impianti efficienti, ma perché l’efficienza energetica della casa diventerà un fattore irrinunciabile di modernità.

    Smart Home

    La domotica non convince molto gli operatori del settore, secondo i quali diversi clienti sembrano averla lasciata dopo un innamoramento iniziale. La domotica appare ormai già soppiantata dalle app, più facili da usare e aggiornare rispetto ai costosi software di controllo degli impianti domotici.

    Multitasking e modulare

    Le vite sempre più dinamiche sono destinate a riflettersi anche nel modo di vivere la casa, che sempre più dovrà strutturarsi per essere uno spazio in continuo cambiamento. Ad esempio lo smart working porta alla condivisione dello spazio quotidiano con quello di lavoro, e l’invecchiamento della popolazione comporta la necessità di adeguare le soluzioni abitative alle diverse fasi della vita. La casa multitasking dovrà quindi prevedere configurazioni adattabili e modulari, arredamento e mobilio trasformabili, oggetti con più funzioni d’uso.

    Riqualificazione

    Lo stock edilizio italiano è in rapido invecchiamento e da recuperare. A ciò si collega l’aspettativa di uno sviluppo policentrico delle città che sta favorendo l’estensione delle zone abitative di pregio al di fuori dei tradizionali centri storici (es. City Life a Milano). Diventerà quindi sempre più importante che la casa, sia essa nuova o usata, sia inserita in un ecosistema sociale e urbanistico, con servizi e collegamenti.

    Crescita locazioni

    E’ la conseguenza dell’aumentata mobilità sociale e della sharing economy. Alcuni operatori immaginano un mercato non più gestito da tanti singoli proprietari ma da grandi gruppi immobiliari.

    Tuttavia si prevede che nel segmento lusso e in città come Milano e Roma l’acquisto della casa resterà un asset allocation importante.

    Architettura firmata

    Il cliente darà sempre più importanza allo stabile, all’involucro, allo stile architettonico dell’immobile. Soprattutto nel lusso la tendenza si manifesta già oggi nella ricerca dell’immobile “firmato” dal grande architetto.

    Prodotto-servizio chiavi in mano

    Soprattutto nel lusso si prefigurano soluzioni in cui i contratti di servizi/utenze sono già integrati nella proposta immobiliare (connessione fibra, assicurazione, pulizia, lavanderia, ecc.). Un’evoluzione che va incontro all’esigenza del cliente di semplificazione di avere tutto a portata di mano.

    Il mercato immobiliare di lusso sembra richiedere agli operatori un approccio maggiormente consulenziale e proattivo nei confronti di un cliente molto esigente, esperto, attento al mercato e alle nuove tecnologie. Sempre più il cliente valuterà il vero lusso non solo in base ai metri quadrati o alla zona centrale ma in base ad asset quali la qualità, la personalità spiccata dell’immobile, il contesto circostante, i servizi annessi.

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