Brexit: rischi e opportunità del divorzio del secolo
Brexit si, Brexit no. Il referendum va annullato, il referendum è valido ma va rifatto, il popolo si è già espresso e il voto va rispettato. La scadenza per scongiurare il “No Deal” è il 29 marzo, il Parlamento inglese e quello europeo pensano ad una ulteriore proroga.
Se attualmente c’è una certezza sulla Brexit, è che non ci sono certezze.
Dal 23 giugno 2016, data del referendum sulla permanenza del Regno Unito nell’Unione Europea, si sono succeduti scenari e prospettive altalenanti e spesso discordanti, in un clima di assoluta incertezza che non ha permesso né alle imprese né ai governi di poter strutturare un piano di azione efficace. Società e organizzazioni si sono mosse autonoma- mente, reagendo in modo diverso, chi spostando la propria sede in altri paesi e rivedendo i propri progetti sul mercato britannico, chi rifugiandosi in un cauto immobilismo.
Nessuna di queste scelte, se non basate su un’analisi attenta e che tenga conto di tutti i possibili scenari, potrà rivelarsi efficace: il mercato del Regno Unito vale per l’Italia oltre 23 miliardi di euro in esportazioni (dati 2017), troppi per lasciare una decisione anche solo parzialmente al caso.
Quello che non può più essere rimandato dunque – al di là di quanto effettivamente avverrà il prossimo 29 marzo – è un accurato esame risk-based thinking della Brexit.
Il 4 aprile, dalle 14 alle 17:30 presso l’Auditorium Gaber del Grattacielo Pirelli se ne parlerà al convegno Brexit: rischi e opportunità del divorzio del secolo, organizzato da Anra – Associazione Nazionale Risk Manager, che analizzerà grazie al confronto con esperti del mondo economico, politico, imprenditoriale e assicurativo lo scenario attuale (e quelli futuri) con l’obiettivo di fornire alle imprese strumenti per muoversi e scegliere in maniera più consapevole.
Interverranno:
• Ken O’Flaherty, Vice Capo Missione Ambasciata Britannica in Italia
• Ayleen Frete, Regional Practice Leader London Allianz Multinational
• Andrea Goldstein, Responsabile per le economie emergenti – Divisione degli Investimenti Internazionali OCSE
• Barnaby Hinnigan, Partner Herbert Smith Freehills
• Mark Lowe, Risk Advisor e Membro Advisory Board Pyramid Temi Group
• John Ludlow, Chief Executive Officer AIRMIC
La partecipazione è gratuita, previa iscrizione all’indirizzo mail [email protected]